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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

Lo possiamo fare dal mio computer

Vi ricordate del computer di PiccoloCapo ? Ebbene si, lo sapeva accendere.. non riusciva a spegnerlo correttamente (chi penserebbe mai che per spegnere bisogna prima cliccare su START?) visto che, da bravo tecnico lui spegneva come accendeva.. ma lo sapeva accendere bene. Un giorno mi chiama e mi fa “Senti, questa offerta che dobbiamo produrre implica un controllo accurato da parte mia” “E quindi?” “E quindi sarebbe opportuno fare le modifiche direttamente dal mio computer..” “Si, ma.. cosa dovrei fare io?” “Beh, visto che l'offerta è sul tuo computer, dovresti passarmela con un dischetto..” mi fa con l'espressione di chi sta pensando che io non capisco niente.. io lo guardo e gli faccio “Non serve: la puoi aprire direttamente dal tuo computer” Lui assume una espressione pressochè scandalizzata dalla MIA ignoranza informatica ed esclama “Ma se il lavoro lo hai fatto te col tuo computer, come diavolo faccio io ad aprirlo dal mio computer, se non me lo salvi su un dischetto?” Io

Ma lo sai accendere?

PiccoloCapo non aveva mai visto/usato un computer in tutta la sua vita, agendo ancora in modalità old-style con carta, penna e calcolatrice, ma quel giorno fece richiesta per avere il 'suo' personal computer, e la richiesta venne accettata, così un bel giorno sulla scrivania di PiccoloCapo apparve un computer, che venne collegato e acceso, per verificare il funzionamento, poi venne spento visto che funzionava.. e rimase lì a prendere polvere.. Dopo alcuni giorni, CapoCantierista entrò nell'ufficio di PiccoloCapo, vide il bestione sulla scrivania e sogghignò, guardando PiccoloCapo “Ma che te ne fai?” “Eh? No.. è utilissimo per fare molte cose..” “Si, ma che te ne fai?” “Serve per facilitare progetti e preventivazioni, e anche per..” “Si, ma TU che te ne fai?” “Beh, ecco io.. a dire la verità.. penso che..” “Ma fammi capire: almeno lo sai accendere?” “Beh, si certo.. c'è il pulsantino.. si preme e poi.. fa tutto da solo..” “E lo sai anche spegnere?” “Ovvio.. basta premere

Siete pregati di centrare il buco..

Un giorno, dopo essere entrato nel bagno e aver visto un principio di allagamento, RSPCapo decide di comunicare a tutti il suo sacro furore! RSPCapo scrive il messaggio a caratteri cubitali con il font più pesante che trova “Quando andate a pisciare siete pregati di centrare il buco!”, lo stampa su foglio A4 in technicolor e lo appende alla parete del bagno, poi prepara una mail con lo stesso testo e la spedisce a tutti gli indirizzi intranet nella rubrica di outlook.. ma proprio tutti tutti.. Conseguenze: 1)il personale femminile inoltra email di risposta adducendo che “NESSUNA DI LORO” frequenta il bagno maschile e, per motivi fisico-costituzionali, non ha alcun problema a centrare il buco.. 2)la sala riunioni risponde che “LEI” non va MAI a pisciare.. 3)la fotocamera digitale risponde che “LEI” non può essere stata perché “QUEL GIORNO” era stata prenotata da qualcuno.. 4)il personale maschile dipendente conferma di aver letto la mail.. 5)il personale maschile 'esterno' non d

Termico e le valigie

Conosciamo già Termico , per cui l'unico negozio esistente per l'abbigliamento è Emporio Armani, per cui se non hai l'AIPOD (lui dice che si scrive così e sta facendo un corso di inglese), se non vai tutte le estati a MAIEMI (idem come sopra) e se non hai tutto firmato addosso.. NON SEI NESSUNO!!! Come ogni anno, anche quest'estate Termico si sta preparando per andare in vacanza, con la fidanzata, nella ridente città della Florida (pare abbia intenzione di andare anche un paio di giorni a Cuba, a vedere come vivono i poveri.. quella razza sconosciuta di cui sente sempre parlare..), e fa la SCECK-LIST (vedi sopra). A un certo punto, si rende conto che non ha ancora provveduto a fare la propria valigia, così telefona immediatamente a casa alla madre (telefono dell'ufficio, davanti a tutti noi, col suo solito sistema secondo cui il telefono in realtà non gli serve, visto che urla da matti.. ma credo che sia perché è un po' sordo.. o perché tra le orecchie c'è s

Cantieri eterni

Ogni mattina e ogni sera, passo davanti alla sede della polizia municipale, rischiando la vita per camminare in mezzo alla strada, dato che da ere immemorabili (sicuramente 3 anni, probabilmente di più) la facciata di tale edificio è impacchettata da un ponteggio i cui teloni sono ormai danneggiati e devastati dalla vecchiaia, covo di lucertole e zecche, i cui lembi penzolano come ragnatele o sudari sulla testa dei rari passanti. Mi pare di ricordare che tale recinzione fosse stata messa per pulire la facciata del palazzo (peraltro gli occupanti dovrebbero anche essere trasferiti), ma da anni ormai non si vede alcuna traccia di lavorazione (sempre che se ne sia mai vista): solo l'occupazione inutile del suolo pubblico. Il tutto circondato da una recinzione che delimita il posteggio (quindi viene sovente spostata per sistemare meglio le auto in sosta) e il passaggio pedonale, lasciando uno spazio adatto a far passare una persona, in bilico tra il gradino del marciapiede e il piano s

Mi hanno detto di chiederlo a te..

Appena arrivato, il computer si era appena acceso quando entra Architetta e si piazza come uno spettro davanti alla mia scrivania guardandomi con una espressione assai strana.. Sentendo un brivido lungo la spina dorsale, le rivolgo la parola, e inizia quello che potrei definire un dialogo surreale di domanda e risposta che riporto qui di seguito: “Ciao!” “’ao..” “Cosa c’è?” “Eh?” “Hai bisogno di qualcosa?” “Qualcosa..” “Ehr.. posso fare qualcosa per te?” “Si!” “Cosa?” “Cosa?” “Ehr.. cosa posso fare per te?” “Darmelo!” ..panico.. “Cosa?” “Cosa?” “Cosa dovrei darti?” “Il tuo coso!” ..sudori freddi.. “Quale coso?” “E quanti ne hai?” ..sto tremando vistosamente.. “Ricominciamo! Di cosa stiamo parlando?” “Del tuo coso!” “Ma quale coso?” “Quello per montarmi..” AAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRGGGGGGGGGHHHHHHH “Per favore, Architetta, fammi capire! Spiegami tutto dall’inizio!” Lei mi guarda semi schifata, quasi da sputarmi addosso, poi sbuffa e infine esclama “Mi hanno detto di chie