La disfatta di Lodi
Quell’anno mi trovai stranamente con un certo numero di giorni di ferie da consumare, stranamente non perché io non avessi diritto alle ferie, ma perché fu la ditta ad avvisarmi delle ferie e, data l’impossibilità di consumarle tutte nel periodo canonico delle 2 settimane a cavallo del ferragosto, mi ordinò in pratica di andare in ferie. Era praticamente fine giugno, quindi chiesi (e ottenni) 2 settimane a luglio, durante le quali partii per quella che è la mia idea di vacanze, che si confà direttamente alla frase della bella canzone di Ligabue “Certe notti..”, quando dice “..certe notti la macchina è calda, e la strada la decide lei..” All’epoca avevo la mia prima auto: un vecchio rottame che era nato come Alfa 33, ancora bellissimo esteticamente, ma vecchio: l’avevo comprata stra-usata per poter portare in giro mio padre dopo la malattia che l’aveva bloccato Siccome a ottobre dovevo fare la revisione, andai dal meccanico di fiducia della ditta per cui lavoravo e gli dissi di dare una