Riccione, truppe coloniali..2
In realtà, dopo l’apocalittica esperienza da campeggiatori , e dopo un anno sabbatico di meravigliose vacanze torinesi (le colline di Torino sono uniche al mondo..), venne l’idea di ripetere l’esperienza, ma stavolta la decisione non si pose: la colonia! Io tremavo per i ricordi di rigidezza e disciplina ma tremavo di più all’idea di finire al campeggio. Raggiunta la colonia, scoprii che l’ambiente era sempre lo stesso, comprese le signorine. Ovviamente ci divisero a me e mia sorella, ma stranamente le cose erano diverse: lei fece immediatamente amicizia con le bambine della sua età e io feci amicizia con alcuni ragazzini del mio gruppo. La colonia era gestita con disciplina, ma le signorine sapevano come far divertire e come organizzare giochi e svaghi. Un giorno ricevemmo la visita di un carretto di gelati, spinto da un vasto gruppo di gelatai (il gruppo dov’era mia sorella, acconciato con costumini di cartone di tipo carnevalesco), poi lei ogni mattina scappava dal suo gruppo