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Visualizzazione dei post da luglio, 2011

Ma quant’è grosso?

Stagista era al telefono con RSPCapo, il quale si trovava presso un cliente a seguire le opere di apertura di un cantiere. Pare che ci sia una divergenza di vedute con alcuni disegni, così Stagista è impegnatissima a misurare e riferire i risultati a RSPCapo dall’altra parte, e questo è quello che sento io (ovviamente non sento RSPCapo, ma solo Stagista). “No” “Si, da un pilastro all’altro…” “Certo” “No, lo spessore dei pilastri non è indicato!” “Si, ce l’ho qui davanti…” “Aspetta che devo aprirla…” “Ok, l’ho aperta, dimmi…” “Si, misuro la larghezza dell’apertura!” “Si, è esatto!” “Beh, ovvio… credo che ci entri benissimo…” “Eh? Come sarebbe che non ci entra?” “Ma scusa, ma quant’è grosso?” “C@##o!!! Ma sei sicuro che è così grosso? L’hai misurato bene?” “No, è che dalle foto non sembrava… non credo di averne mai visti grossi così…” “Certo: ne avrò testati almeno un centinaio prima di trovare quello giusto!” “Ehi! Io certe cose le faccio bene!” “Certo che no: mi sono basata s

Leggiadria femminile…

Viaggiando con i mezzi pubblici, proprio perché pubblici, non è difficile incontrare gente strana. Una sera sul tardi, ero felice di aver trovato ancora un tram in servizio e di essermi evitato di conseguenza una lunghissima passeggiata, per cui non badai affatto al fatto che il suddetto tram fosse molto affollato, piazzandomi al solito nello spazio angusto vicino alla macchinetta per timbrare. A una fermata, salgono due tipe caratteristiche: abbigliamento classico da discoteca (spero, perché volendo guardar bene poteva anche essere un abbigliamento classico da distributrici automatiche di piacere, tanto è strana la moda notturna femminile..), trucco pesantissimo, capelli colorati a ciocche e dose massiccia di profumo abbastanza dozzinale. Nulla di strano, se non che erano anche evidentemente ubriache (o comunque avevano sicuramente una forte dose di ripieno, non necessariamente alcolico) Una si piazza davanti alla macchinetta e l’altra al suo fianco, ridendo e spandendo effluvi n

Si, sto posteggiando…

Non importa chi sia il protagonista di questa breve pillola, ovvero se si parla di GrandeCapo, PiccoloCapo o SuperAmministratore, tanto la situazione è sempre la stessa. L'appuntamento con il cliente o chissà chi è a una certa ora, e sicuramente dalla parte opposta della città (se non fuori città direttamente)? State pur tranquilli che fino al raggiungimento della stessa ora, il protagonista è comodamente seduto nella sua poltrona a giocherellare con il proprio computer, senza nemmeno preoccuparsi del suddetto appuntamento. Non appena autluk comincia a segnalare il promemoria, ecco che comincia la solita pantomima. “Bene! Ho giusto il tempo di prendere un caffè prima di partire!” “Magari posso anche leggere le ultime notizie..” “Perchè non terminare la partita al solitario, che sono sicuro che stavolta vinco..” “Si, Segretaria! So che ho quell'appuntamento ma non ci sono problemi!” “Accidenti, ero sicuro di vincere! Ma adesso vediamo chi è più intelligente!!!” “Si, Segr

Non c'è due senza tre...

Da un po' di tempo, SuperAmministratore sta cercando di impostare lo standard di openoffice all'interno della Grande Società, per cui i nuovi modelli dei documenti sono stati realizzati direttamente su writer, e da una certa data è stato imposto che le nuove commesse usino solo il nuovo standard. Fino a ieri, l'andamento era prendere una qualsiasi relazione di un'altra commessa, salvarla con nome, modificare i dati gestiti dalle macro e modificare la relazione. Credo che nessuno sarebbe più capace a rifare una relazione da zero. Oggi cambia tutto, e cominciano i casini (anche perché SuperAmministratore non ha mai tenuto il corso di formazione dedicato all'utilizzo di openoffice, come aveva promesso già da un paio di anni). La prima fortunata utilizzatrice del nuovo sistema è Termica, che gode di due situazioni particolarmente sfavorevoli: è direttamente alle dipendenze di SuperAmministratore (come Termico, che però si è opportunamente defilato) ed è una donna (

Famo le pulci a sto progetto..

Ultimamente ci stiamo addentrando nel settore pubblico, scoprendo un mondo nuovo. In pratica, il nostro incarico è quello di 'rompi-cojoni', ovvero dobbiamo prendere un progetto di altri studi, analizzarlo e scoprire tutte le caxxate che hanno fatto. Di per sé nessun problema: ci si basa sul presupposto che un occhio esterno può facilmente individuare errori che ai progettisti possono sfuggire, e su questo nulla da dire, ma quello che sconcerta è un'altra cosa: ovvero che l'Ente pubblico abbia la possibilità (anzi, l'obbligo..) di predisporre per la stessa identica opera una serie infinita di livelli di progettazione a uno studio e l'analisi degli stessi progetti a un altro studio??? Di fronte a questo fatto resto sconcertato, specie considerando che le spese sono normalmente a carico di tutta quella parte della popolazione che paga le tasse.. In definitiva, procediamo con questo lavoro facendoci inviare la documentazione da parte dell'altro studio (una