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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Procedere per Kragujevac

Partiamo quindi dall'aeroporto di Belgrado e imbocchiamo immediatamente l'autostrada, attraversiamo Belgrado e usciamo fuori, nel mezzo della buia notte serba, in mezzo al nulla più assoluto. L'autostrada sfreccia sotto di noi (sfrecciare è una parola grossa: il limite è 120 e il tassista lo rispetta appieno) e a un certo punto dal nulla appare una stazione di servizio che, oltre che di carburante, fa anche il pieno di viveri volendo, e noi vogliamo: ci fermiamo e il mio collega ordina un paio di sendvik za promsuta innaffiati da una coka (scopro che si tratta di sfilatini con prosciutto e formaggio e coca cola), mangiamo e poi ripartiamo. Noto che i cartelli stradali sono scritti in bilingue, o meglio sono scritti in serbo (alfabeto cirillico) e croato (alfabeto latino), e mi accorgo che riconosco molti simboli dell'alfabeto cirillico (evidentemente la 'campagna di Russia' ha influito parecchio su di me), e mi accorgo anche che la nostra destinazione (Kra

All'aeroporto

Stranamente, gli aerei mi erano sempre sembrati enormi, ma questi che vedevo a Malpensa erano piccoli, talmente piccoli che non ero sicuro potessero realmente volare, eppure ne vedevo continuamente decollare e atterrare. Fatto il check in, preso il biglietto e imbarcata la valigia, mi affianco al mio collega e ci dirigiamo verso il controllo, dove passiamo sotto le macchinette a raggi x, e infine ci presentiamo al banco della polizia per il controllo dei documenti, che appare essere quasi una formalità da come procede speditamente. A quel punto raggiungiamo il cancello di imbarco e, nella sala di attesa il mio collega sparisce per andarsi a comprare qualche rivista da leggere, mentre io rifletto su ciò che accadrà in futuro. Poco dopo, chiamano per l'imbarco, mi alzo e mi metto in fila, arriva anche il collega e ci avviciniamo allo sportello dove una hostess ci prende il biglietto e lo strappa, poi ci imbarchiamo nel tunnel e giungiamo all'aereo, dove una hostess serba s

Pubblicita` regresso - UPDATE

UPDATE : andate a vedere il link "Le altre storie" su in alto, sotto la mia foto...  ;) UPDATE : sono attivi i feed RSS anche per l'altra sede  :) ======================================================= Avviso i fedeli lettori della nuova pubblicazione presso l'altra sede. Faccio anche presente che le pubblicazioni presso l'altra sede avverranno sostanzialmente il lunedi o il martedi. Ok, adesso ci dovrebbe andare un "distinti saluti", ma sono talmente stufo di scrivere comunicazioni ufficiali che, almeno qua, eviterei  :D

Partenza per il fronte

Come dicevo è fatta! Sono stato arruolato per questa squadra di invasione in Serbia. Preparati i documenti e superate le grane già ricordate, mi sono quindi trovato pronto alla partenza, con la mia valigia, in attesa dell'autobus per Malpensa. Partito, ho visto scorrere come un fiume in piena i luoghi della mia vita precedente, i territori piemontesi, ogni località che conoscevo e amavo, e una lacrima scese dai miei occhi mentre l'autobus correva verso la sua destinazione finale. Avevo una sensazione mista di gioia e di timore: gioia per il viaggio che mi si prospettava davanti, gioia per aver visto realmente la luce dopo il tunnel, gioia per sapere che stavo per partecipare a qualcosa di grosso, qualcosa che finalmente mi avrebbe dato la possibilità di acquisire i meriti che non ero mai riuscito ad acquisire, sfruttato da chiunque. E nel contempo timore, timore per i problemi che avrei incontrato, primo tra tutti la lingua che non capisco, le difficoltà di comunicare in

A grandissima richiesta...

Qualcuno immagino se ne sia gia` accorto, comunque avviso tutti i miei lettori che ho cominciato anche la pubblicazione nell'altra sede. Alla fine, viste le limitazioni imposte dal sito che mi ospita, ho preferito lasciare la visualizzazione aperta per tutti (previo avviso sulla tipologia di contenuto) e la possibilita` di commentare a tutti (previa moderazione). Buona lettura  :)

Ancora...

E vai con le ultime new entry del grande gioco delle statistiche! :D Ovviamente elimino i "soliti noti" e inserisco solo le ultime novità. Partiamo immediatamente con qualcuno che ha evidentemente sbagliato sito: www.storieporno.it (che peraltro, come speri di trovare nel mio blog "casto e puro" un link a un sito simile? e soprattutto, com'è che io non l'avevo ancora individuato, tale link?  :P  ) Restiamo in tema con: eccitatrice (che poi tutto dipende dal momento, dalla situazione, dalle condizioni al contorno e al puré...  :P ) E proseguiamo con: pausa gabinetto frase (beh, ogni tanto capita che gli amici di sotto si ricordino di svolgere anche un secondo lavoro... però, sinceramente, io questa frase non è che l'abbia poi capita molto bene...) Attenzione, però, se è troppo caldo, potreste ritrovarvi con dei: danni da condizionatore (spero si tratti di danni dovuti a un condizionatore regolato male, e non a danni da rapporti fisici con

Per giungere là dove nessun elettrotecnico è mai giunto prima...

Ed eccomi qua. Non ho ancora capito come, ma infine è fatta. GrandeCapo mi ha chiamato al termine del lavoro che mi aveva affidato. Ora ho finalmente capito che si trattava solo di prove, che voleva solo vedere se ero ancora un mulo da lavoro o se un anno e mezzo di pausa forzata mi aveva danneggiato le risorse professionali, ed evidentemente la prova aveva dato esito favorevole (d'altronde, consegnare tre progetti in tre settimane, senza nemmeno chiedere una proroga per la scadenza, non è da tutti: ci vuole gente tosta, e come dice il proverbio: quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco, e quando i duri escono dal gioco che è diventato troppo duro per loro, ecco che entro in scena io!  (segue risata diabolica...) Dicevo che GrandeCapo mi ha chiamato per chiedermi se ero disponibile per un incarico più sul lungo periodo (in realtà ha parlato di un mese prorogabile, ma io so benissimo che al listino ufficiale dei cambi, un mese di GrandeCapo corrisponde a sei mesi di ci

Niente di nuovo sul fronte orientale!

A grandissima richiesta (???) con questo post comincia la cronaca semi-seria delle mie avventure in mezzo al Nulla, nel cuore della Serbia, a Kragujevac, per conto della Grande Società, a contribuire alla costruzione dello stabilimento dell'Immensa Società Automobilistica Torinese, o meglio della sua attuale filiale serba. Ci saranno protagonisti vecchi e nuovi, situazioni ai limiti dell'assurdo e cose incredibili, ma al solito vi posso assicurare che tutto questo è assolutamente vero, che ho visto cose che voi umani non potreste immaginare, giungendo qua dove nessun vampiro elettrotecnico è mai giunto prima! E ora che lo spettacolo cominci, con le avventure serbe! PS: alcune delle vicende hanno una sfumatura erotica un pochino eccessiva anche per questo blog, quindi sono state pubblicate in altra sede, presso un nuovo blog dedicato a queste vicende "a luci rossastre". L'indirizzo del blog è indicato di seguito: http://lestorieharddimk66.blogspot.com/ ma ric

All'alba perderò

E venne infine il giorno in cui ricevetti una telefonata da Torino, ma essendo in Serbia non potei rispondere se non più tardi, dal fisso dell'ufficio. Scoprii da tale telefonata che il mio caro amico Boss aveva fatto un lavoro e, dovendo certificare, si era rivolto al suo responsabile tecnico, il quale essendo fisicamente all'estero, era stato sostituito da un banale gioco di prestigio: una scansione, un colpo di forbici e via: avevo firmato una certificazione senza averla mai vista. Peccato che il cliente non trovasse molto corretta questa certificazione in cui la firma era stata evidentemente scansionata e incollata mediante qualche programma di fotoritocco, così si era rivolto direttamente a me per sapere se la cosa era stata da me autorizzata o meno, e siccome io non ho confermato alcuna autorizzazione, ecco che le cose hanno cominciato a volgere male per l'azienda. Il cliente ha cominciato a richiedere una firma certa, meglio ancora se messa davanti a lui da me ste