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Visualizzazione dei post da 2015

Eppi Gnu Iar!!!

Mi dicono dalla regia che sta per cominciare un nuovo anno. Mi dicono anche che questo nuovo anno sarà bisestile, quindi avrà un giorno in più. Mi dicono pure che, malgrado le aspettative di chi aspetta qualche cambiamento, questo nuovo anno non cambierà nulla e chi aspetta cambiamenti continuerà ad aspettare e a restare in aspettativa. Mi dicono tutte queste cose evitando di guardarmi negli occhi. Quando chiedo come mai questo atteggiamento, scopro che in realtà quest'anno avrà un cambiamento: un cambiamento insignificante per l'umanità ma un cambiamento immenso per una persona particolare! Quest'anno i menestrelli e i bardi ricorderanno per sempre che un uomo speciale compirà i suoi primi 50 anni!!! Quest'uomo speciale tende comunque a rassicurare i suoi innumerevoli (nel senso che nessuno si prenderà mai la briga di enumerarli, in quanto trattasi di numero infinitesimale tendente comunque a zero!) fan (nel senso di ventilatori, così potrà darsi delle ar

Risveglio

Notte! Buio! Freddo! Dove sono? Non riesco a ricordare nulla! Non capisco dove sono e non ricordo nemmeno bene chi sono! [ continua qui... ]

E alla fine il cerchio si è chiuso!

Si, alla fine il cerchio si è chiuso! Come dicevo , ci sono stati un sacco di problemi e non ho ancora capito nulla di cosa sia realmente successo (anche se qualche dubbio ce l'ho). Ma alla fine, chi mi conosce sa benissimo che non mi arrendo facilmente. Mint è sicuramente una distribuzione eccezionale, ma personalmente non mi soddisfa molto: ogni volta che l'ho provata mi ha sempre lasciato una vaga sensazione di vuoto, qualcosa che non riuscivo a spiegare nemmeno io, e anche stavolta non è stato diverso. Inoltre avevo ormai una sensazione strana: ero un po' stufo di distribuzioni da reinstallare ogni biennio (ok, so bene che sono supportate per 5 anni, so bene che non è necessario reinstallare ma si può anche tentare l'aggiornamento da una LTS all'altra, e so bene che, con i dovuti accorgimenti, funziona perfettamente, ma... c'è sempre un ma! Forse era una sensazione di vuoto, di insoddisfazione, forse un desiderio di ritorno a un passato ormai lontan

Riflessioni!

Tempo fa ho ricevuto una telefonata! Non conoscevo il numero, ma la voce era quella di un ex collega, compagno di alcune avventure sia in Italia che in Serbia . Le sue parole erano però sconcertanti: mi ha detto che la sede italiana della Grande Società sta chiudendo, che SuperAmministratore se n'è andato e che lui e molti altri sono stati lasciati a casa e costretti a cercare altro. Sostanzialmente la sua telefonata verteva su richieste di possibili collaborazioni con me, cosa peraltro impossibile in questo periodo. Non credevo fino in fondo a quanto mi ha detto, anche perchè ho sempre reputato la Grande Società fin troppo impelagata con quella "fabbrichetta di autoveicoli" che fino a non molto tempo fa aveva sede nella mia città, ma pochi giorni fa il famoso social "CollegatiDentro" mi ha rivelato che quanto riguardava SuperAmministratore era vero, e non solo: anche alcuni ex colleghi hanno aggiornato il proprio profilo... Una cosa però mi ha proprio lasc

Una settimana di disperazione...

Un giorno o l'altro dovrò capire cosa diavolo è successo! Ma non oggi: oggi è il momento della rabbia! ... Sia Xu che Jessie mi hanno mollato di colpo, entrambe, senza nemmeno una parola, senza una spiegazione! Non è affatto bello, specie dopo quello che avevo fatto per loro: le ho sempre trattate entrambe come principesse, avevano tutto quello che desideravano, non mancava loro niente e non avevano nessun obbligo nei miei confronti se non quello di soddisfare totalmente le mie necessità: praticamente erano in una specie di paradiso! ... E di colpo, senza preavviso e senza alcuna spiegazione, se ne sono andate tutte e due! ... Ho provato a richiamarle entrambe, ma nulla da fare: Xu con i suoi modi capricciosi ha deciso di sparire nel nulla e non rispondermi proprio più, mentre Jessie ha subdolamente finto di accettare di chiarire per cercare ancora di portarsi via qualcosa che non potrei mai averle dato! ... Eppure erano serie, tranquille, posate. E nemmeno si può parlare

Il pelo del lupo...

La guardai! Lei continuava a parlare, ma io non prestavo alcuna attenzione alle sue parole. Di fatto non capivo più nulla di quello che mi diceva. Mi alzai lentamente, scuotendo la testa. Lei tacque un istante, rendendosi finalmente conto che non la stavo più ascoltando. Mi osservò mentre uscivo dalla stanza. Pochi istanti dopo notai la sua presenza sulla porta della stanza dov'ero andato, mi guardava ma taceva. Mi alzai dalla sedia che avevo usato per allacciarmi le scarpe e mi avviai verso il frigorifero, aprii la porta e presi la prima bottiglia che trovai ingollando due lunghi sorsi freddi. Posai la bottiglia e chiusi la porta del frigorifero, quindi mi avvicinai a lei. Lei mi guardò incerta e silenziosa, mentre le mie dita sfiorarono il suo volto, aprì la bocca per dire nuovamente qualcosa ma le mie dita la fermarono poggiandosi sulle sue labbra, poi le scivolarono sotto il mento e le sollevarono il viso verso il mio... un istante dopo un lungo bacio profondo e appa

Era una strana giornata!

Era una strana giornata! Il sole splendeva alto nel cielo, abbagliando con la sua luminosità, ma nessun tepore si sollevava dalla terra colpita da quei raggi freddi per via del clima invernale, anzi, un venticello freddo da nord soffiava lungo le strade. La bicicletta avanzava lentamente trainando il carrettino con le ruote, carico di travi e assi di legno da recupero. Il ragazzo pedalava con fatica lungo le strade in salita. Ogni tanto, da qualche cortile una voce lo chiamava, lui deviava il suo percorso ed entrava dentro con la propria bicicletta, sparendo nel buio del cortile per poi ricomparirne dopo quasi un'ora, con qualche tavola in meno sul carretto e qualche pezzo di legno rotto in più. Usciva, dava uno sguardo veloce in alto e ricominciava a pedalare, proseguendo in quello che sembrava essere proprio un lavoro, malgrado la giovanissima età: non poteva avere più di 13 anni, ma la corporatura era soda e le mani forti, da uomo e non da ragazzo. Proseguì ancora un poco, dirig

Cronaca di un fine settimana di pioggia

Uff... ci sono ricascato! Era tanto ormai che mi limitavo a una sola distro, dato che mi era passata da tempo la schizofrenia di provare tutte le novità, e invece ci sono ricascato in pieno. Ho voluto provare bleachbit, la versione per linux di ccleaner, tanto per vedere se era più semplice dei comandi che uso normalmente per la pulizia, e ho scoperto che è estremamente efficace: mi ha pulito tutto... anche qualche file di sistema della partizione di Xubuntu!!! :O Reinstallare Xubuntu​ e risistemare tutto è una questione abbastanza veloce, forse troppo veloce: mi ha lasciato troppo tempo libero e quel CD che avevo scaricato all'uscita di Debian Jessie continuava a fissarmi... Ho provato a vedere come funziona Debian​, installandola a fianco di Xubuntu, ma Debian stable non mi soddisfa affatto, anche se appena nata, e in meno di 2 ore dall'installazione era già diventata stretch/testing... ma anche così non si addice alle mie richieste, e dopo un paio di giorni di test su testin

Legge sui biscotti 2

Aggiorno il post precedente! Visto che i rischi non sono finiti, faccio presente che c'è sempre l'ombra del capestro sopra il blog. A scanso di equivoci, vista l'entità delle sanzioni e l'impossibilità di capire cosa sia possibile fare per adeguarsi al meglio a quest'ennesimo balzello, dato che sembrerebbe che nemmeno chi ha creato il balzello abbia comunque le idee chiare su come far gestire la cosa COMUNICO che, a seguito di problemi futuri, il blog potrebbe trasformarsi nuovamente da pubblico a privato. In tale occasione, solo alcuni lettori potranno essere ammessi alla lettura dei nuovi post (e al relativo commentare). Secondo le politiche di blogger/google, per permettere l'accesso occorre inserire una email che consenta all'utente di passare. Tale email sarà quella con cui vi dovrete loggare per accedere al presente blog, e dovrà essere comunicata all'indirizzo riportato in chiaro nella pagina relativa alla cookie policy ovvero

La legge sui biscotti...

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E fu così che, vagamente terrorizzato da quanto usciva nei vari siti in merito all'ultima novità balzellare, la terrificante e allucinante legge sui biscottini, decisi di privatizzare il blog. Alla fine, visto che nessuno pareva capirne qualcosa, men che meno chi aveva dato origine alla vicenda complessa, mi accodai comunque alla maggioranza nella speranza che, all'ultimo momento, un granello di sale cadesse nell'acqua e menta di chi ha partorito tale obbrobrio, con il suo cervello A.B.Norme. Non so se la cosa si avvererà o se dovrò nuovamente tornare a privatizzare il mio mondo online, ma per il momento sono di nuovo fuori... (e non solo di testa...!!! ) E, malgrado tutto, continuo a mangiare i biscotti... :P

Piccolo spazio pubblicità

Oggi sono abbastanza incerto! Non so che fare: ho in ballo alcune idee per i nuovi post, che dovrò implementare. Nel primo caso, l'attuale situazione lavorativa mi sta facendo nascere alcune idee abbastanza malsane su certi clienti, idee che sovente tengo per me almeno il tempo di decantare e rendersi più corrette, o svaporare qualora necessario. Nel secondo caso, l'attuale situazione lavorativa mi ha spinto anche a utilizzare sovente l'autostrada, forse più di quanto abbia fatto finora, e a scoprirne vantaggi e svantaggi, individuando casistiche che molti di voi potranno facilmente comprendere e, forse, condividere. Nel terzo caso, l'attuale periodo mi sta portando a rammentare alcuni istanti in compagnia di persone che non ci sono più, a ricordare le loro parole e le loro testimonianze di un passato lontano, ormai forse scomparso per sempre, tristemente, ma che loro stessi hanno fatto in modo che non debba mai più tornare, in quanto l'hanno vissuto e ne hanno

Ritorno in Serbia 4 - Il viaggio di ritorno

Era prestissimo, ma relativamente buio e pioveva! Mi alzai, andai in bagno, feci la doccia e mi preparai la colazione. Dopo mangiato, raccolsi le ultime cose, le portai in macchina aggiungendole al materiale da zingari che lasciava libero solo il mio sedile, e mi preparai a uscire. Tornai su un’ultima volta, controllando di non aver dimenticato nulla, lasciai il cellulare in bella vista e chiusi a chiave la porta, scesi, salii in macchina e avviai il motore. Uscendo, mi fermai davanti al portone con le cassette postali e deposi la chiave di casa nella cassetta del mio appartamento, quindi risalii in auto e ripartii. Malgrado il carico, il maltempo non era forte come all’andata, quindi riuscii a tenere un’andatura più decente (sempre stando però rigorosamente nei limiti e evitando le infrazioni, che non avevo più nessun modo di contattare Segretaria o Herr Direktor e farmi tirar fuori dai guai nel caso che la polizia avesse deciso di bloccarmi a seguito di comportamenti sconsiderati, co

Ritorno in Serbia 3 - Il secondo giorno in Serbia

Era appena spuntato il sole che apro gli occhi! L’unica cosa che noto è che non sta piovendo! Mi alzo, guardo fuori dal balcone e mi accorgo che non c’è la macchina aziendale, ma altre macchine circondano comunque la mia Punto, in attesa che i proprietari vadano al lavoro. Torno dentro, mi faccio la doccia e poi mi dedico a prepararmi la colazione, mentre rifletto su cosa devo fare: pagare l’ultima mensilità di affitto, riconsegnare il telefono e le chiavi dell’ufficio in ditta e riconsegnare le chiavi di casa al proprietario, e soprattutto farmi dare tutte le ricevute. Non mi viene in mente altro, anche se so che sto dimenticando qualcosa. Ovviamente non sento la signora, che non tenta nemmeno di avvicinarsi alla mia porta, ma non me ne frega assolutamente niente. La macchina è pronta, quindi non mi resta nient’altro da fare. Ho fuori solo il minimo indispensabile per un paio di giorni (in fondo la tessera slovena dura una settimana, quindi i miei tempi sono comunque contati) e decido

Ritorno in Serbia 2 - Il primo giorno in Serbia

Una sensazione angosciosa opprimeva la mia mente, facendomi star male, oscurando il mio animo e alterando i miei pensieri, al punto che a un certo punto non capisco più nulla, se non che c'è qualcosa che non va attorno a me! Al mattino prestissimo, malgrado l’orario tardo in cui mi sono addormentato, apro gli occhi oppresso da un cupo senso di disperazione, e mi rendo conto che non si trattava di un incubo: ero veramente nel mio alloggio in Serbia: mi saluta persino il ragnetto che costruiva le tendine, che mi stava fissando dall’angolo opposto della stanza. Mi alzo, vado in bagno, uccido uno scarafaggio che evidentemente era convinto che ormai l'alloggio fosse disabitato e mi faccio una doccia, scoprendo che almeno la bolletta di acqua e metano erano state pagate, quindi riprovo per l’ennesima volta a sistemare la connessione, ma invano. Mi dedico quindi a prepararmi la colazione, mentre sento i passi dei vicini che scendono. Poco dopo sento il rumore della Punto aziendale

Ritorno in Serbia 1 - Il viaggio di andata

Come dicevo , avevo ancora una cosa da fare: dovevo tornare a recuperare la mia roba, abbandonata in un alloggio freddo e abbandonato, del quale continuavo a pagare l’affitto proprio in attesa di recuperare la roba. Ovviamente, causa il nuovo lavoro, la cosa si è protratta alle lunghe, con continue chiamate da parte di Segretaria che non sapeva come comportarsi nei confronti di tale alloggio, anche se non capivo come mai: in fondo continuavo a pagare l’affitto, quindi che problemi aveva il padrone di casa? Peraltro pagavo anche le bollette, dato che quando avevo chiesto di levarle mi era stato risposto che in Serbia i contratti non possono essere mollati così a meno che io non andassi via dall’alloggio. Alla fine mi sono deciso! Faccio mettere a punto la Punto, che non abbia problemi, e approfitto di una settimana di pausa nel lavoro, quindi mi lancio in questa avventura. Avrei sperato in un aiuto, ma nessuno voleva accompagnarmi in quella terra dimenticata da tutti gli dei, passati pr