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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

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Oggi sono abbastanza incerto! Non so che fare: ho in ballo alcune idee per i nuovi post, che dovrò implementare. Nel primo caso, l'attuale situazione lavorativa mi sta facendo nascere alcune idee abbastanza malsane su certi clienti, idee che sovente tengo per me almeno il tempo di decantare e rendersi più corrette, o svaporare qualora necessario. Nel secondo caso, l'attuale situazione lavorativa mi ha spinto anche a utilizzare sovente l'autostrada, forse più di quanto abbia fatto finora, e a scoprirne vantaggi e svantaggi, individuando casistiche che molti di voi potranno facilmente comprendere e, forse, condividere. Nel terzo caso, l'attuale periodo mi sta portando a rammentare alcuni istanti in compagnia di persone che non ci sono più, a ricordare le loro parole e le loro testimonianze di un passato lontano, ormai forse scomparso per sempre, tristemente, ma che loro stessi hanno fatto in modo che non debba mai più tornare, in quanto l'hanno vissuto e ne hanno

Ritorno in Serbia 4 - Il viaggio di ritorno

Era prestissimo, ma relativamente buio e pioveva! Mi alzai, andai in bagno, feci la doccia e mi preparai la colazione. Dopo mangiato, raccolsi le ultime cose, le portai in macchina aggiungendole al materiale da zingari che lasciava libero solo il mio sedile, e mi preparai a uscire. Tornai su un’ultima volta, controllando di non aver dimenticato nulla, lasciai il cellulare in bella vista e chiusi a chiave la porta, scesi, salii in macchina e avviai il motore. Uscendo, mi fermai davanti al portone con le cassette postali e deposi la chiave di casa nella cassetta del mio appartamento, quindi risalii in auto e ripartii. Malgrado il carico, il maltempo non era forte come all’andata, quindi riuscii a tenere un’andatura più decente (sempre stando però rigorosamente nei limiti e evitando le infrazioni, che non avevo più nessun modo di contattare Segretaria o Herr Direktor e farmi tirar fuori dai guai nel caso che la polizia avesse deciso di bloccarmi a seguito di comportamenti sconsiderati, co

Ritorno in Serbia 3 - Il secondo giorno in Serbia

Era appena spuntato il sole che apro gli occhi! L’unica cosa che noto è che non sta piovendo! Mi alzo, guardo fuori dal balcone e mi accorgo che non c’è la macchina aziendale, ma altre macchine circondano comunque la mia Punto, in attesa che i proprietari vadano al lavoro. Torno dentro, mi faccio la doccia e poi mi dedico a prepararmi la colazione, mentre rifletto su cosa devo fare: pagare l’ultima mensilità di affitto, riconsegnare il telefono e le chiavi dell’ufficio in ditta e riconsegnare le chiavi di casa al proprietario, e soprattutto farmi dare tutte le ricevute. Non mi viene in mente altro, anche se so che sto dimenticando qualcosa. Ovviamente non sento la signora, che non tenta nemmeno di avvicinarsi alla mia porta, ma non me ne frega assolutamente niente. La macchina è pronta, quindi non mi resta nient’altro da fare. Ho fuori solo il minimo indispensabile per un paio di giorni (in fondo la tessera slovena dura una settimana, quindi i miei tempi sono comunque contati) e decido

Ritorno in Serbia 2 - Il primo giorno in Serbia

Una sensazione angosciosa opprimeva la mia mente, facendomi star male, oscurando il mio animo e alterando i miei pensieri, al punto che a un certo punto non capisco più nulla, se non che c'è qualcosa che non va attorno a me! Al mattino prestissimo, malgrado l’orario tardo in cui mi sono addormentato, apro gli occhi oppresso da un cupo senso di disperazione, e mi rendo conto che non si trattava di un incubo: ero veramente nel mio alloggio in Serbia: mi saluta persino il ragnetto che costruiva le tendine, che mi stava fissando dall’angolo opposto della stanza. Mi alzo, vado in bagno, uccido uno scarafaggio che evidentemente era convinto che ormai l'alloggio fosse disabitato e mi faccio una doccia, scoprendo che almeno la bolletta di acqua e metano erano state pagate, quindi riprovo per l’ennesima volta a sistemare la connessione, ma invano. Mi dedico quindi a prepararmi la colazione, mentre sento i passi dei vicini che scendono. Poco dopo sento il rumore della Punto aziendale